In silenzio osservo questo posto incantato. In silenzio ascolto il canto delle cicale interrotto dal rumore discordante delle auto sfreccianti lungo la statale 16. Una terra ormai abbandonata al suo destino. Tutto questo incanto verrà spazzato via, completamente distrutto dall'asfalto. Un'area affascinante e misteriosa dal sapore arcaico, probabilmente risalente all'eta del bronzo e del rame. Un'area di forma trapezoidale fatta di canali scavati nella roccia, pozzi e cisterne. Un ingegnoso sistema di canalizzazioni per la raccolta dell'acque. Oppure sembrerebbe un tèmenos, un luogo sacro recintato, un'area dedicata al culto della Dea Madre, al culto delle acque. Un culto molto frequente nel Salento. Un furneddhu e i suggestivi cumuli di pietra che rimandano alle antiche culture megalatiche , che avevano funzioni funerarie, religiose, di osservazione astronomica o, comunque, utili per ricavare punti di riferimento. E poi la cripta, la cavità scavata nella roccia dall'uomo a poche decine di metri dal ciglio della strada. Volge le spalle a quella strada come volesse nascondersi da qualcosa che non gli appartiene. Una struttura ipogea utilizzata in epoca cristiana dai monaci Basiliani. Un luogo apparentemente angusto ma dal sapore fortemente intimo e raccolto che ci riporta indietro nel tempo. Dalla luce accecante del sole a mezzogiorno si passa gradualmente, scendendo quei gradini, in un ambiente apparentemente buio. Ma l'occhio si abitua in fretta a qual gioco di luci e ombre. Lentamente scendendo i gradini informi appare sulla parete frontale un alone di luce, un ampio cerchio che contorna una piccola croce greca incisa nella roccia. Una meraviglia. Un incanto. Le pareti di quella grotta sembrano parlare, sembrano dirci qualcosa che ancora non comprendiamo. Cerco di ascoltare ma riesco a sentire solo il canto assordante delle cicale. Un posto magico e sacro, unico. Ancora tutto da capire, ancora da scoprire. Eppure tutto questo rischia di essere completamente cancellato! Gli alberi di ulivo saranno espiantati, anche loro tra gli 8000 alberi lungo la statale 16 Maglie-Otranto, anche loro sradicati dalla terra che per secoli li ha nutriti... L'asfalto distruggerà ogni cosa e porterà via ogni piccolo segreto di questo posto incantato.

a cura di Drake S. Masciullo