top of page

Parco Letterario del Salento

Torna alla pagina del Parco Letterario del Salento oppure continua la navigazione per temi e scegliere fra :
Artisti - Tenori - Personalità Storiche - Filosofi e Matematici - Poeti - Scienziati - Santi - Partigiani


Visita anche BelSalento Arte-Musica-Poesia
Gaetano Martinez

Gaetano Martinez, La padrona di casa, 1941

Scultore Galatina, 1892 - Roma, 1951

GAETANO MARTINEZ inizia come intagliatore di pietra ma intorno al 1911 si trasferisce a Roma per due anni. Non avendo la possibilità di rimanervi rientra a Galatina ma già nel 1917, attraverso la partecipazione alla «Promotrice», entra in contatto con l'ambiente napoletano, finchè nel 1922 non si trasferisce definitivamente a Roma, dove si inserisce nel giro più vivo della cultura a lui contemporanea. Dal 1928 partecipa alle Biennali e alle Quadriennali conseguendo meriti e consensi critici.

Martinez è uno scultore che si è formato fuori da scuole o accademie e già agli esordi il suo naturalismo appare fresco e vivace completamente libero da vincoli e canoni.

Il suo lavoro è improntato ad una estrema semplicità ed essenzialità; e l'assoluta mancanza di monumentalismo e retorica lo pongono già nel filone degli innovatori e ·dei moderni, soprattutto in ambito salentino. Aderisce al Novecento proprio perché vi intravede la possibilità di una ricerca che pur tenendo conto del passato, lo reinterpreta senza aulicità e sentimentalismo.

Vicino a Martini, sembra poi allontanarsene negli anni del dopo-guerra quando (senza entrare nella polemica realismo-astrattismo) rende ancora più essenziali le figure, realizzate per masse e movimenti asimmetrici che accentrano il lirismo delle sue figure.

A cura del dott. Giovanni Greco

 

 

Altra sua scultura è la “Lampada senza luce”, una fontana monumentale che si trova in Galatina in Piazza Alighieri. Raffigura una donna che con la mano sinistra nasconde una lampada, come per oscurare la luce che emana. L'opera fu esposta in gesso alla Biennale di Venezia del 1928, fu premiata e successivamente venne fusa in bronzo e collocata a Galatina in Piazza Alighieri come fontana monumentale; i cittadini la chiamano la “Pupa”. Si pensa sia un monumento antifascita, giacché col piede sinistro schiaccia una testa umana che dalle fatteze ricorda la sagoma del volto di Mussolini; mentre da sotto il suo ginocchio destro emerge un secondo viso coperto parzialmente da un drappo. Il nudo di donna sembra sia di ispirazione Michelangiolesca dei sepolcri medicei. E dall'espressione del volto della "Pupa" traspare in realtà una profonda tristezza.  

All'epoca il Prefetto di Lecce riteneva che la scultura potesse offendere la morale pubblica e si oppose alla sua installazione nella piazza; e anche il parroco di Galatina riteneva l'opera oscena e offensiva del senso del pudore dei cittadini. Mentre solo il Podestà vide l'opera per quello che è, ossia  vincitrice della Biennale di Venezia, e pertanto la considerò  meritevole di una valutazione più consona e appropriata.

G. Martinez "Lampada senza Luce"

foto di Rita Marra

al sito
GALATINArte, storia, folklore e natura

 

di Giovanni Greco

 

La flotta di BelSalento è ampia;

al momento ci sono sei temi con sei siti internet collegati l'uno con l'altro :

 

1) BelSalento Parco Letterario, Archeologia Industriale, Preistoria, Storia e Ambiente http://belsalento.wix.com/belsalento

2) La Cucina di BelSalento

http://belsalento.wix.com/lacucinadibelsalento

3) Arte Musica Poesie di BelSalento

http://belsalento.wix.com/arte-musica-poesia

4) BelSalento GreenLife

http://belsalento.wix.com/greenlife

5) BelSalento Cinema Teatro Webtv

http://belsalento.wix.com/cinema-teatro-webtv

6) BelSalento Foto
http://belsalento.wix.com/foto

e poi in facebook al sito
https://www.facebook.com/groups/belsalentoweb/
e su "Bel Salento - Solo per divertimento"
https://www.facebook.com/pages/Bel-Salento/304328566415441

a cura del dott. Giovanni Greco

Segue una tesi di laurea (estratto) sui processi industriali della città di Lecce dal 1800 al 1900: l'illuminazione cittadina a carbone, a petrolio, a gas di petrolio (1873) ed elettrica; la tramvia elettrica di Lecce (1898-1933).​

BelSalento è una produzione GIOVECOM - giovani e comunicazione ai siti

Qui Giovecom
Qui Giovecom  Raku Art

Qui Giovecom facebook

(Copertino, 18 ottobre 1724 – Copertino, 13 marzo 1804) è stato un architetto italiano, attivo principalmente in Salento. Nato a Copertino da Giuseppe Preite e Grazia Fanale il "Mastro" Adriano Preite cominciò ad operare a Gallipoli il 7 giugno 1750 chiamato dal Capitolo cittadino a fornire per 1050 ducati il disegno per ...

Giuseppe Zìmbalo

detto "Lo Zingarello".

Lecce 1617 - 1710

Architetto e Scultore del barocco leccese.

A Lecce costruì  il Duomo (1659-1682), la chiesa del Rosario (1691), la Basilica di Santa Croce insieme all'architetto Gabriele Riccardo. Fu anche autore di alcuni altari dell'interno.

Scultore Ruffano, 1844-1938

Artista eclettico, è uno degli esponenti più rappresentativi della scultura italiana a cavallo fra l'800 e il '900. La sua formazione di base si svolge fra Lecce e Napoli. A soli dieci anni scolpì il ritratto del padre Carmelo. Il busto era sorprendentemente rassomigliante e, in breve tempo, accrebbe la fama del giovane talento. Sicché l'intendente provinciale Sozy Carafa convocò l'artista-fanciullo e gli chiese un ritratto. L'opera, eseguita con gran maestria, convinse l'alto funzionario a far proseguire gli studi al Bortone, il quale apprese i primi rudimenti del disegno e della scultura nell'ospizio S. Fernando in Lecce.

1849 - 1924

Pittore e direttore Istituto di Belle Arti delle Marche, LUIGI SCORRANO frequenta a Napoli l'Istituto di Belle Arti ed è allievo di Dalbono, Mancinelli e Morelli. È poi professore presso lo stesso istituto. Dal 1904 al 1923 è prima professore poi Direttore dell'Istituto di Belle Arti di Urbino.

Le sue prime esperienze tengono conto del naturalismo morelliano che va poi man mano elaborando in opere meno d'impressione e in cui una discreta resa ottica fa da contrappunto a quella poetica del «vero» su cui in quegli anni tanto si discuteva. Nel rifiuto degli aspetti più convenzionali del vero appare anche vicino a Palizzi.

Scultore Lecce, 1852-Roma, 1930

Nel 1865 frequentava il laboratorio dello zio cartapestaio. Con questa prima esperienza "nel modellato" su figure di culto, si rivelò la armonica manualità del giovane tredicenne. Fece una copia in creta del gruppo scultoreo de: Il ratto di Polissena. Grazie a quell'opera ottenne dal Consiglio provinciale un sussidio per studiare a Roma.

Galatina 1836 - Napoli 1891

GIOACCHINO TOMA nasce a Galatina nel 1836. Tra il ‘44 e il ‘46 rimane orfano di entrambi i genitori ed è affidato alla nonna e allo zio paterni. Dal 1850 è in orfanotrofio a Giovinazzo, dove frequenta la scuola di disegno sotto laguida di Nicola Ricciardi. Tra il 1853 e il 1856 torna nel Salento e inizia la sua attività artistica. Trasferitosi a Napoli nel 1856, lavora nella bottega dell’ornamentista Fergola per un paio d’anni.

FILIPPO BACILE,  barone di Castiglione, studia dai padri Gesuiti e si distingue da subito nel disegno  e nella pittura. È scrittore erudito, esperto di storia e di araldica, musicista geniale. Suoi sono i disegni di numerosi edifici sacri e civili, come la parrocchiale di Nociglia, palazzo Rizzelli a Spongano, la chiesa di S.Maria della Scala a Noci e l’Educatorio Vittorio Emanulele a Piazza Roma a Lecce

artista leccese (1837 - 1922), studiò sotto il Mancinelli nell'Istituto di Belle arti a Napoli, ma non terminò il corso. Insegnò in una scuola elementare di Lecce. Ebbe premi nazionali e oggi molte sue opere sono presso privati. Numerosi disegni furono realizzati per l'opera di Cosimo De Giorgi.

Pittore, Ortelle 1861 -Napoli 1941

​Pittore paesaggista, nacque il 9 marzo 1863 e rimase orfano a soli dodici anni. Soggiornò a Torino e a Roma, dando lezioni alla regina o alla principessa di Serbia. Avviato agli studi classici a Maglie da uno zio paterno sacerdote, decise di abbandonarli per seguire i corsi di disegno di Paolo Emilio Stasi, che lo incoraggiò a iscriversi all'Istituto di belle arti di Napoli.  Nel 1887 presentò undici opere realizzate con la tecnica dei pastelli all'esposizione (Promotrice) "Salvator Rosa" e, notato dai pittori Filippo Palizzi e Domenico Morelli, fu inviato a frequentare un atelier. L'anno successivo presentò dodici opere fra le quali un paesaggio salentino.

LUIGI GRANDI nel 1898 si trasferisce a Roma, segue le lezioni di scultura al Museo Artistico-Industriale e frequenta il Regio Istituto di Belle Arti. Nella capitale vive sino al 1906, si  dedica alla scultura e alla pittura e conquista la stima di noti artisti che lì operano, come Eugenio Maccagnani, suo insegnante.

CESARE AUGUSTO LUCREZIO si forma a Lecce nella bottega del padre Achille, rinomato cartapestaio, e segue le lezioni di Stanislao Sidoti e Raffaelle Maccagnani. In seguito è prima a Roma, al Regio Istituto di Belle Arti, e poi a Firenze dove segue la Scuola Libera del Nudo annessa all’Istituto di Belle Arti. Torna a Lecce nel 1906, si dedica alla conduzione della bottega paterna e insegna alla Scuola d’avviamento professionale.

ANTONIO SERRANO  studia a Lecce e poi a Roma. Frequenta il gruppo dei “XXV della Campagna romana” il cui intento è quello di dipingere dal vero. Dal 1911 al 1913 frequenta  malvolentieri l’Accademia di Belle Arti di Roma, ritenendo superati gli insegnamenti di Battaglia e Cambellotti. Alle aule preferisce una formazione autonoma, frequenta musei e mostre e segue le più moderne riviste d’arte e letteratura: Emporium, Novissima, The Studio, La Voce, Marzocco, Nuova Antologia.

Spongano, 1840 - 1922

Paolo Emilio Stasi è figura poliedrica. I  suoi interessi spaziano dalle Lettere alla Filosofia, cui sono rivolti i primi studi a Galatina, dalla religione alla matematica che approfondisce nel seminario leccese. Alla metà degli anni Sessanta dell’Ottocento è a Napoli per studiare farmacia e frequentare, all’Istituto di Belle Arti,  i corsi di disegno di Gustavo Mancinelli. Dal 1870 al 1911 insegna disegno presso l’Istituto Classico di Maglie e avvia all’arte numerosi giovani fra i quali Giuseppe Casciaro e Michele Palumbo.

Rita Franco si trasferisce a Napoli per seguire i corsi di pittura dell’Istituto di Belle Arti; in seguito perfeziona le sue conoscenze artistiche seguendo le lezioni di Giuseppe Casciaro.

Scultore Galatina, 1892 - Roma, 1951

GAETANO MARTINEZ inizia come intagliatore di pietra ma intorno al 1911 si trasferisce a Roma per due anni. Non avendo la possibilità di rimanervi rientra a Galatina ma già nel 1917, attraverso la partecipazione alla «Promotrice», entra in contatto con l'ambiente napoletano, finchè nel 1922 non si trasferisce definitivamente a Roma, dove si inserisce nel giro più vivo della cultura a lui contemporanea.

Artista Gagliano del Capo (Lecce)  1894 - 1970

A Napoli insegnante «di pittura di paesaggio» alla Accademia di Belle Arti. Partecipa alla guerra italo - austriaca dal 1915 al 1918.  Frequenta l'Istituto d'Arte di Urbino. Nel 1920 si trasferisce a Napoli come ordinario di disegno presso la Scuola Tecnica di Pozzuoli e si inserisce nell'ambito della tradizione paesaggistica napoletana.

Pittore Leverano, 1894 - Leverano, 1950GEREMIA RE frequenta l'Istituto d'Arte di Roma. Dal 1922 insegna decorazione pittorica a Lecce alla Regia Scuola d'Arte, partecipa a mostre e manifestazioni e organizza personali a Lecce e Brindisi. Nel 1928 è a Parigi dove espone anche al Salon d'Automne. Dal 1940 al 1943 occupa la cattedra di Figura presso l'Istituto d'Arte di Parma e conosce Soldati, Lilloni, Mattioli. Torna a Lecce presso la Scuola d'Arte ed anima l'attività culturale della città sino alla sua improvvisa morte nel 1950.

Lecce 1898 - Lecce 1970

​Raffaele Giurgola si forma alla Scuola Serale di disegno della Società Operaia. Nel ‘21 partecipa alla Mostra d’Artisti Pugliesi a Taranto e si trasferisce a Napoli dove frequenta il Regio Istituto di Belle Arti e l’Accademia. Tra il ‘22 e ‘28 espone a Napoli (Società “Salvator Rosa” e Galleria Corona), Roma (Mostra degli artisti Pugliesi) Bari (I biennale Meridionale), Gallipoli e Lecce.

Artista Lecce

​ANTONIO D’ANDREA inizia giovanissimo a lavorare il ferro e i metalli, dapprima all'Istituto Artistico di Lecce, poi all'Istituto d'Arte di Roma. Torna nel Salento e segna negli Istituti d'Arte di Lecce, Bari, Galatina, dove viene nominato direttore. Apre a Lecce una «Bottega d'arte» nel 1938 con cui rilancia l'arte del ferro battuto che lega indissolubilmente al suo nome.

Lecce 1900 / Roma 1991

​Figlio e nipote di argentieri, apprende naturalmente nel laboratorio paterno i primi rudimenti dell’arte di disegnare, modellare e fondere i metalli ed è nel contempo allievo della Regia Scuola Artistica Industriale di Lecce. Approfondisce, poi,  le sue esperienze, frequentando, per qualche tempo, lo studio di Antonio Bortone di cui si dichiara discepolo. Risulta, infine, vincitore di concorso per una borsa di studio che gli consentirà di perfezionarsi a Roma, città nella quale si stabilisce.

Matino 1904 - Matino 1992

​LUIGI GABRIELI si forma alla Scuola d’Arte G. Pellegrino di Lecce, poi frequenta l’Istituto d’Arte a Firenze. Dal ‘29 al ‘60 insegna negli Istituti d’Arte di Lecce, Sulmona, Castelmassa. È direttore degli Istituti d’Arte di Poggiardo e Parabita. L’attività espositiva inizia negli anni trenta del XX secolo con personali (Lecce, Bari, Sulmona, Rovigo) e collettive (Mostra laziale di Roma, Mostra Intersindacale di Firenze, Rovigo).

Artista Carpignano Salentino (Lecce), 1904 - New York, 1973

​Diplomato all'Accademia dell belle arti di Lecce, ha perfezionato le sue capacità artistiche a Milano, a Roma, a Venezia ed a Parigi. Nel 1948 si trasferisce a New York dove muore nel 1973. TEMISTOCLE DE VITIS inizia presso la Scuola «Maccagnani» di Lecce per completare gli studi tra Roma, Venezia e Milano tra il 1923 e il 1930.

Pittore Lecce, 1904- Bari, 1984
ENNIO MARZANO studia a Napoli all’Accademia di Belle Arti, allievo di Michele Cammarano e Francesco De Sanctis. Nel 1924 esordisce alla “I Mostra di Artisti Pugliesi” a Roma. Prosegue con una serie di mostre, tra il ’26 e il ‘29, a Roma, Bologna, Bari, Lecce e Taranto.

Lecce, 1904 - Lece, 1977

​GAETANO GIORGINO studia disegno alla Scuola «Maccagnani» ed è allievo di De Cupertinis e poi di Sidoti, Palumbo, Casciaro. Completa gli studi a Roma con Zanieri. Insegnato all'Istituto d'Arte di Lecce.

Nardò, 1910 - 1979

​NINO DELLA NOTTE inizia gli studi presso la Scuola Artistica Industriale di Lecce per trasferirsi a Roma dove dal 1928 al 1930 frequenta l'Accademia Libera e il Museo Artistico Industriale, passa poi a Napoli ed infine torna a Lecce nel 1934 dove insegna all'Istituto d'Arte.

Artista San Cesario, 1910-1938
Giovanissimo segue a Roma il fratello, lo scultore Francesco. Non frequenta istituti, scuole, accademie. Da autodidatta percepisce le novità con estrema prontezza e sensibilità. Muore a soli 28 anni senza aver espresso pienamente la sua personalità artistica.​

Dei suoi esordi si conoscono poche opere che lo presentano già sulla via dell'antinovecentismo. Entra con chiarezza di idee in quel clima di fronda al Novecento che a Roma si crea attorno alla «Scuola di via Cavour» di Scipione, Mafai, Raphael, Mazzacurati, di fronte ai quali si pone con estrema originalità.

Please reload

L'ARTE NORMALE DI GAETANO MARTINEZ 

di Vittorio Sgarbi.

 

Gaetano Martinez, nato a Galatina nel 1892, trova a Roma l'occasione e gli stimoli per manifestare il proprio talento, ma senza mai nulla perdere della verità e della poesia delle proprie origini.

I formidabili ritratti di donne e bambini esprimono una vita quieta, un sentimento di tranquillità che riproduce la lentezza di un mondo contadino che si perpetua sempre identico, immutabile.

Nel movimento dei capelli, nella fissità degli sguardi, nella predilezione per le simmetrie, Martinez sembra voler comunicare che compito della scultura è impedire che le cose mutino, che il tempo passi, che la giovinezza tramonti. Martinez non deve celebrare nulla, non deve commemorare, non deve eternare. Come gli è estranea ogni celebrazione, così non può appassionarsi e applicarsi a nessuna mitologia. Non per questo gli è preclusa l'idea del mito. Mito contrapposto a mitologia. Ovvero mondo contadino contro il mondo degli Dei e degli eroi, cioè contro tutta la tradizione prevalente dal Rinascimento al Fascismo: Martinez coglie una semplicità tanto pura e assoluta da avere in sé una regalità severa, perfino religiosa.

Semplice, calmo, così come si manifesta nella serie dei teatrini dove il calore della vita, di azioni quotidiane e perfino di eventi straordinari come un assassinio per gelosia sembra trovare nella terracotta non solo un calco dell'evento, ma dell'alito che anima i corpi, della vita stessa.

Martinez è un artista potentemente sintetico, essenziale.

I suoi riferimenti sono prima ancora che gli scultori classici, pittori come Giotto e Piero della Francesca.

Per Martinez la scultura è un prolungamento della vita, una protesi, un doppio del corpo.

Arte non eloquente, non emblematica, non dimostrativa.

Martinez non deve dire, non deve significare, non deve dimostrare nulla. Tenta di testimoniare semplicemente la dignità della vita, la purezza di un gesto, la inevitabilità delle passioni.

Egli è artista come un altro è contadino o pastore o mercante.

Artista è una condizione ed un mestiere. Occorre farlo senza sacrifici, puntando all'essenziale. Il resto è finzione, letteratura, simbolo. E a Martinez interessa solo la vita.

 

a cura di Giovanni Greco

COMUNI DEL SALENTO
--------------
Alessano,
--------------
Andrano,
--------------
Aradeo,
--------------
Arnesano,
--------------
Botrugno,
--------------
Campi Salentina,
--------------
Carmiano,
--------------
Casarano,
--------------
Castri di Lecce,
--------------
Castrignano de' Greci,
--------------
Castrignano del Capo,
--------------
Cavallino,
--------------
Copertino,

--------------

Corigliano.

--------------
Corsano,
--------------
Cutrofiano,
--------------
Diso,
--------------
Gagliano del Capo,
--------------
Galatina,
--------------
Galatone,
--------------
Giuggianello,
--------------
Guagnano,
--------------
Lecce,
--------------
Lizzanello,
--------------
Maglie,
--------------
Martano,
--------------
Matino,
--------------

Melpignano,

-------------
Miggiano,
--------------
Minervino di Lecce,
--------------
Monteroni di Lecce,
--------------
Montesano Salentino,
--------------
Muro Leccese,
--------------
Nardò,
--------------
Neviano,
--------------
Novoli,
--------------
Otranto,
--------------
Palmariggi,
--------------
Parabita,
--------------
Patù,
--------------
Poggiardo,
--------------
Racale,
--------------
Salice Salentino,
--------------
San Cassiano,
--------------
San Donato di Lecce,
--------------
San Pietro in Lama,
--------------
Sanarica,
--------------
Sannicola,
--------------
Seclì,

--------------

Soleto,

--------------
Specchia,
--------------
Spongano,
--------------
Squinzano,
--------------

Sternatia,

--------------
Surbo,
--------------
Taurisano,
--------------
Taviano,
--------------
Tiggiano,
--------------
Trepuzzi,
--------------
Tricase,
--------------
Tuglie,
--------------
Ugento,
--------------
Uggiano La Chiesa,
--------------
Zollino
--------------

Segui BelSalento in facebook al gruppo
BelSalentoWeb


 

 

 

 


o alla pagina
Bel Salento - Solo per divertimento

Archeologia Industriale leccese dall'800 al '900

bottom of page