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di Giovanni Greco

 

La flotta di BelSalento è ampia;

al momento ci sono sei temi con sei siti internet collegati l'uno con l'altro :

 

1) BelSalento Parco Letterario, Archeologia Industriale, Preistoria, Storia e Ambiente http://belsalento.wix.com/belsalento

2) La Cucina di BelSalento

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3) Arte Musica Poesie di BelSalento

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4) BelSalento GreenLife

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5) BelSalento Cinema Teatro Webtv

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6) BelSalento Foto
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e poi in facebook al sito
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con Angioini e Aragonesi siamo in una epoca di transizione tra il Medioevo e l'età moderna

ANGIOINI e ARAGONESI

Il dominio angioino durò circa 180 anni, dal 1268 al 1442
Nel 1266 giunsero nell'Italia meridionale gli Angioini di Carlo I d'Angiò. In particolare, terminata la dinastia Sveva, fu eletto papa Urbano IV (già Patriarca di Gerusalemme) che era contrario agli Svevi e acerrimo nemico di Manfredi di Sicilia. Per rafforzare la distanza dagli Svevi papa Urbano IV creò senatore di Roma, cioè governatore della città, Carlo I d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX. Carlo d'Angiò fece abrogare tutte le leggi di Federico II di Svevia contrarie alla Chiesa e in Puglia e nelle altre regioni del regno non trovò alcuna resistenza da gran parte delle città di Sicilia, Calabria e Puglia. Subito trasferì la capitale a Napoli e sostituì i funzionari svevi con quelli francesi.
Carlo sottomise tutto il regno con metodi spregiudicati volti a consolidare la sua monarchia e 
annientò ogni collegamento con il precedente governo normanno e svevo, sia indebolendo il senso dello stato che i normanni avevano sviluppato, sia controllando il territorio con metodi che oggi diremmo "terroristici".  

Carlo, possente e “grande ed austero” (come lo definì B. Croce), era spregiudicato ed avido di terre, potere e denaro. Impose un regime di predazione del territorio: si appropriò dei beni della dinastia precedente , e impose nuove tasse. Inoltre distribuì ai suoi cavalieri i beni confiscati ai feudatari locali e distribuì ovunque i suoi funzionari francesi al posto dei prcedenti svevi.

 

Con Alfonso I, detto il Magnanimo, Napoli divenne il fulcro del dominio drgli Aragonesi, governatori di Catalogna, Sicilia e Sardegna. Durante il periodo aragonese, continuò l'offensiva turca. Nel 1480, Otranto fu conquistata dagli Ottomani. Nel quattrocento il Mezzogiorno d'Italia e il Salento erano integrati in un flusso mercantile incentrato nel Mediterraneo Occidentale e Orientale, i cui porti costieri legavano i mercati Veneziani a quelli dei paesi musulmani, ...

Angioini e Aragonesi incoronazione di re Carlo primo 1266 -1442

Storia del Salento

Sin dal VI sec. d.C., durante la conquista dell'Italia di Giustiniano, imperatore Romano d'Oriente, in terra d'Otranto e in Sicilia si propagò la presenza bizantina (553-847 e 875-1071 d.C.). Per riunire l’Impero Romano sotto il dominio di Costantinopoli, la penisola italiana dovette affrontare l’insediamento dei Longobardi. Nonostante la cultura salentina latina rifiutasse usi e costumi greci

I secoli successivi all'impero Romano furono caratterizzati dalla diffusione del cattolicesimo. Nella seconda metà del secolo IV d.C i monaci Basiliani si distinguevano per i luoghi di culto scavati nella roccia e poi affrescati: le famose cripte basiliane, mentre i monaci Benedettini (inizi del VI sec.) diffusero i loro monasteri.

Nel X sec. sono state numerose le invasioni dei Saraceni lungo le coste Francesi, Africane, fino alla Penisola Italiana e Pugliese. Le loro incursioni erano indubbiamente temute dalle popolazioni dell'area del Mediterraneo. Nel IX sec. nell'anno 838 d.C. i Saraceni di fede mussulmana, provenienti dall'Africa settentrionale sbarcarono in Puglia per proseguire la loro avanzata in Sicilia

Nella lotta fra l'impero d'Oriente e d'Occidente, attorno alla seconda metà del Mille, si inserì l'elemento normanno, il quale sconfisse i Bizantini. Molte città pugliesi accolsero i conti normanni come liberatori. I Normanni divennero detentori del potere politico, economico e culturale, finendo per assimilare gli usi e i costumi degli elementi locali pugliesi che avevano a loro volta assimilato la civiltà bizantina.

Ai Normanni nel 1194 seguì, fino al 1266, la dominazione degli Svevi. Nel 1197 trionfa Enrico VI di Svevia, figlio del Barbarossa e padre di Federico II (il puer Apuliae), prima dei secoli  ”bui” Angioini e Aragonesi. Gli Svevi  erano un insieme di tribu' germaniche.

Il dominio angioino durò circa 180 anni, dal 1268 al 1442Nel 1266 giunsero nell'Italia meridionale gli Angioini di Carlo I d'Angiò. In particolare, terminata la dinastia Sveva, fu eletto papa Urbano IV (già Patriarca di Gerusalemme) che era contrario agli Svevi e acerrimo nemico di Manfredi di Sicilia. Per rafforzare la distanza dagli Svevi papa Urbano IV creò senatore di Roma, cioè governatore della città, Carlo I d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX. Carlo d'Angiò fece abrogare tutte le leggi di Federico II di Svevia contrarie alla Chiesa

Orsini del Balzo, una delle Sette grandi Casate del Regno di Napoli, Sicilia e Provenza

La Casata francese dei Signori di Balz in Provenza ha origini francesi ed è una casata discendente da Guglielmo Re di Arles e Principe di Orange (1059-1110 c.a.). Alcuni autori con intenti agiografici ,la fanno discendere da Baldassare, uno dei Re Magi.

Giorgio Castriota, detto Scanderbeg (6 maggio 1405 – Alessio, 17 gennaio1468), è stato un condottiero e patriota albanese. Tra le figure europee più rappresentative del XV secolo, liberò il proprio paese dalla dominazione turca.

Rapito e preso in ostaggio a 3 anni  insieme ai tre fratelli maggiori dei quali due furono uccisi e il terzo messo in convento dal sultano  Murat II, fu l’unico ad avere risparmiata la vita. Avviato alla carriera militare presto si distinse non solo per il suo valore strategico ma anche per intelligenza e cultura.

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Salice Salentino Lecce, Basilica con Colonna protoGotica del 1300 ca

a cura di Giovanni Greco

COMUNI DEL SALENTO
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Alessano,
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Andrano,
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Aradeo,
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Arnesano,
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Botrugno,
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Campi Salentina,
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Carmiano,
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Casarano,
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Castri di Lecce,
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Castrignano de' Greci,
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Castrignano del Capo,
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Cavallino,
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Copertino,

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Corigliano.

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Corsano,
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Cutrofiano,
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Diso,
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Gagliano del Capo,
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Galatina,
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Galatone,
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Giuggianello,
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Guagnano,
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Lecce,
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Lizzanello,
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Maglie,
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Martano,
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Matino,
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Melpignano,

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Miggiano,
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Minervino di Lecce,
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Monteroni di Lecce,
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Montesano Salentino,
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Muro Leccese,
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Nardò,
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Neviano,
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Novoli,
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Otranto,
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Palmariggi,
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Parabita,
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Patù,
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Poggiardo,
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Racale,
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Salice Salentino,
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San Cassiano,
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San Donato di Lecce,
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San Pietro in Lama,
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Sanarica,
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Sannicola,
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Seclì,

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Soleto,

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Specchia,
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Spongano,
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Squinzano,
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Sternatia,

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Surbo,
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Taurisano,
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Taviano,
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Tiggiano,
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Trepuzzi,
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Tricase,
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Tuglie,
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Ugento,
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Uggiano La Chiesa,
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Zollino
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