COLLABORAZIONE O RESISTENZA? MAGARI SOLO BUONSENSO!

 

Le notizie corrono, si accavallano, si scontrano all'angolo della statale 7 ter, e tutte si fermano lì, su un terreno vuoto dove picchia il sole.Sino a qualche giorno fa, ci saremmo potuti sedere su quel terreno a parlare di questa storia all'ombra degli ulivi, magari in compagnia del sign. Vittorio, portavoce di una saggezza antica, ma oggi, non è più possibile: questa terra è stata OLTRAGGIATA ED OFFESA NEL MODO PIU' VILE.

Si perché d'oltraggio si tratta, checché ne dica il sign. Cosimo Leuzzi: se è vero che lui ha seguito alla lettera il decreto, ormai ILLEGITTIMO, disposto dal dirigente dell'Area Politiche e Sviluppo Rurale della Regione Puglia, è anche vero che agire, nel modo in cui si è mossa la Provincia è quantomeno superficiale, come si evince dall'intervista eseguita da Tiziana Cicolella per Novaria (link).

46 Ulivi fatti a pezzi e 170 in attesa.Se il responsabile della direzione dei lavori attende notizie dall'alto, I CITTADINI PIU' SENSIBILI e vicini a questo squarcio prodotto alle porte del paese, non potevano stare a guardare: come sentinelle stanno vegliando, pronti a proteggere gli ulivi superstiti, e ad impedire non la loro eradicazione ma la loro distruzione.I proprietari, sconcertati, sono parte di questo video documentario realizzato da BelSalento (link)

In questo documentario, i proprietari si dicono pronti ad offrire spazi e terreni di loro proprietà in cui trapiantare gli ulivi (i terreni in questione si troverebbero ad una DISTANZA MASSIMA DAL SITO DEL CANTIERE DI 300 metri), alcuni anche a loro spese se necessario, così come pronti si dicono tanti altri privati, disposti ad accogliere i patriarchi e le piante più giovani, pur di non trovarsi nuovamente a dover assistere ad un MASSACRO.CREDO PERSONALMENTE CHE TALE SOLUZIONE DOVREBBE NON SOLO ESSER PRESA IN CONSIDERAZIONE, MA VALUTATA ATTENTAMENTE:NOI NON MOLLEREMO LA PRESA, VOI SIETE PRONTI A COLLABORARE?

 

di Eleonora Ciminiello

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TREPUZZI (Le), 3 giugno 2015

Sono le 6:00 del mattino quando i comitati, i volontari, i cittadini e iproprietari terrieri presidiano le terre devastate del Nord Salento.  
Giovanni Greco, Giovanni Juan D'Elia, Achille Scardia, Eleonora Ciminiello, Mimmo Giglio, Giluiana Mastroleo, Antonio Baldari, Carlo Ceglie, Tiziano Ivan Cozzolino ...mentre Il tam tam dei social che fa da sfondo al gruppo degli ambientalisti del Salento, tutti intenti a seguire le fasi della creazione di una rotatoria, ideata per mettere in sicurezza un pericoloso incrocio lungo un rettilineo che congiunge Campi salentina con Lecce. Si tratta della sulla SS 7ter Lecce-Taranto, incrocio Trepuzzi-Novoli. L'incrocio negli anni è stato la causa di parecchi incidenti stradali, molti -mortali-
Questi lavori però sono iniziati quasi all'improvviso il giorno dopo le votazioni di inizio giugno e contrariamente a quanto era stato promesso negli anni ai proprietari terrieri, da un giorno all'altro e senza alcun preavviso sono stati espiantati ben  46 ulivi secolari.
Ai proprietari era stato promesso che i loro alberi sarebero stati trapiantati altrove. Mentre si scopre che questa rotatoria è stata ideata delle dimensioni di 70 METRI DI DIAMETRO, e che gli Ulivi millenari che rischiano di essere vilmente eradicati sono oltre 200
Inoltre non ci sono cartelloni che segnalano l'inizio dei lavori ...
COSA CHE INVECE IN GENERE SAREBBE NORMALE ESPORRE ....

 

di Giovanni Greco

 

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CHE PREZZO HA LA CIVILTA’?

Storia, cultura, tradizioni: passeggiando sulla terra che ospita gli ulivi destinati al patibolo si respira questo. Una campagna in cui, se si resta in silenzio, sembra quasi di avvertire gli uomini e le donne al lavoro, ombre di un passato che è presente, perché gli ulivi salentini
non sono soli. Lo dimostra l’attaccamento degli ambientalisti, uomini e donne che alle 6 del mattino si incontrano in questo luogo magico, come ogni fazzoletto di terra che è divenuta dimora di ulivi secolari. Questa magia è rotta quando si lancia lo sguardo alle campagne dirimpettaie violentate dalla mano dell’uomo: una mano spietata, aggressiva, cinica e insensata, che ha trasformato un terreno prezioso e fruttifero, che contava 46 alberi, in un deserto di terra rossa in cui è possibile riconoscere solo i segni lasciati dalla gru.
A chi si domanda il perché rispondiamo che tanta crudeltà nasce dalla volontà di salvare vite umane: i secolari patriarchi devono lasciare il posto alla costruzione di una rotatoria gigantesca, che si estenderà per 70 m, quasi a voler dimostrare che l’uomo può tutto, anche distruggere l’anima e l’essenza stessa da cui ha origine. L’uomo si è arrogato il diritto di distruggere, vilipendere, svilire gli ulivi, tanto da non ritener necessaria neppure la consueta cartellonistica di inizio lavori. In 187 attendono schierati il loro destino: MA GLI ULIVI NON HANNO PAURA, PERCHE’ L’UOMO NON RIUSCIRA’ MAI A SEPPELLIRE NE’ LORO NE’ LA LORO STORIA!