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di Giovanni Greco

 

La flotta di BelSalento è ampia;

al momento ci sono sei temi con sei siti internet collegati l'uno con l'altro :

 

1) BelSalento Parco Letterario, Archeologia Industriale, Preistoria, Storia e Ambiente http://belsalento.wix.com/belsalento

2) La Cucina di BelSalento

http://belsalento.wix.com/lacucinadibelsalento

3) Arte Musica Poesie di BelSalento

http://belsalento.wix.com/arte-musica-poesia

4) BelSalento GreenLife

http://belsalento.wix.com/greenlife

5) BelSalento Cinema Teatro Webtv

http://belsalento.wix.com/cinema-teatro-webtv

6) BelSalento Foto
http://belsalento.wix.com/foto

e poi in facebook al sito
https://www.facebook.com/groups/belsalentoweb/
e su "Bel Salento - Solo per divertimento"
https://www.facebook.com/pages/Bel-Salento/304328566415441

CURIOSITA'

 

Grazie allo Studio degli Ordini Cavallereschi, dell’Istituto Araldico Genealogico Italiano e di Famiglie Storiche d'Italia, da Aloysius in particolare abbiamo un interessantissimo intreccio di ricerche fra i casati degli Altavilla, degli Orsini Del Balzo, degli Aragonesi, dei Colonna ... tutte intersecate dalla figura di Vlad III, presumibilmente sepolto in Napoli, in Santa Maria la Nova, Luogo di sepoltura di un Castriota Scandenberg.

 

cfr :  http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?f=1&t=18823

cfr : http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?f=1&t=18823&start=15

Castriota Scanderbeg

 

Giorgio Castriota, detto Scanderbeg (6 maggio 1405 – Alessio, 17 gennaio1468), è stato un condottiero e patriota albanese. Tra le figure europee più rappresentative del XV secolo, liberò il proprio paese dalla dominazione turca.

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Rapito e preso in ostaggio a 3 anni  insieme ai tre fratelli maggiori dei quali due furono uccisi e il terzo messo in convento dal sultano  Murat II, fu l’unico ad avere risparmiata la vita. Avviato alla carriera militare presto si distinse non solo per il suo valore strategico ma anche per intelligenza e cultura. Divenne un grande condottiero  che annoverò moltissime vittorie militari alle dipendenze dell’impero turco. Venuto a conoscenza delle sue drammatiche origini abbandona l’esercito turco insieme a 300 fedelissimi e da quel momento la storia della sua vita cambiò completamente. Si mise a  disposizione della “Lega dei popoli albanesi” e  combattè contro il sultano conquistatore  dell’Albania  e di altre altre terre confinanti   sino all’Epiro. Il suo valore spinse papa Eugenio IV ad assoldarlo per combattere l’Impero ottomano e ad ipotizzare una novella crociata contro l’Islam. (...) Verso la metà del XIV secolo iniziò l’esodo del popolo albanese verso la Puglia. Molti nobili albanesi, per sfuggire allo sterminio, ripararono in Italia. Per merito del grande condottiero, il sogno dei Sultani di estendere il dominio islamico sino a Roma svanì. Giorgio Castriota Scanderbeg morì di malaria il 17 gennaio 1468;  suo erede fu Giovanni, il figlio avuto dalla moglie Marina Donica Arianiti. Il fanciullo con la madre si rifugiò a Napoli, dove fu ospitato da re Ferdinando  d’Aragona,   figlio   di  Alfonso, ed  ebbe in dono il castello di Gagliano in Terra d'Otranto.

 

cfr : http://www.nobili-napoletani.it/Castriota.htm

 

 

Il casato fu proprietaria di innumerevoli terre e casali, e fu decorati con numerosi titoli, tra i quali:
baroni di: Belvedere, Casteluccio, Fossaceca, Macchia, Mignano, San Cosmo, San Demetrio, Trecase;
conti di: Aradeo, Copertino, Liverano, Padula, Soleto;
marchesi di: Atripalda, Auletta,
duchi di: Ferrandina e San Pietro in Galatina (1485);
principi di: Albania.

 

In Napoli, nel chiostro della chiesa di Santa Maria la Nova riposa Costantino Castriota

(†1500, vescovo d'Isernia alla fine del secolo XVI, dal cui epitaffio sul sepolcro si evince

che il Vescovo Costantino discendeva da stirpe reale.

 

 

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La famiglia Castriota Scanderbeg, alla morte di Giorgio [Edward Gibbon, The History of the Decline and Fall of the Roman Empire, Vol. 6, Scanderbeg section, 1788], ottenne dalla corona aragonese il ducato di San Pietro in Galatina e la contea di Soleto (Lecce, Italia). Giovanni, figlio di Scanderbeg, sposò Irene Paleologo, ultima discendente della famiglia imperiale di Bisanzio. In virtù di tale imparentamento, i membri della famiglia Castriota Scanderbeg oggi sono tra i discendenti diretti degli ultimi imperatori di Costantinopoli [Steven Runciman, The fall of Costantinople 1453, Cambridge University Press, 1990. Curiosamente, il Consiglio di Stato della Repubblica italiana negli anni novanta del secolo scorso ha ospitato nelle sue sezioni giurisdizionali due discendenti delle due famiglie: Giovanni Paleologo e Giulio Castriota Scandenberg].

Attualmente esistono due linee della famiglia Castriota Scanderbeg d'Albania, una delle quali discende da Pardo e l'altra da Achille, entrambi figli naturali del Duca Ferrante, figlio di Giovanni e nipote di Scanderbeg. Entrambe fanno parte da secoli della nobiltà italiana e membri del Sovrano Militare Ordine di Malta con prove di giustizia[13]. L'unica figlia legittima del Duca Ferrante, Erina, nata da Adriana Acquaviva, ereditò lo Stato paterno, portando il ducato di Galatina e la contea di Soleto nella famiglia Sanseverino dopo il suo matrimonio con il principe Pietrantonio Sanseverino, conte di Tricarico.

 

 

cfr: http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Castriota_Scanderbeg

Barletius Historia de vita Scanderbegi (1743)

Storia del Salento

Sin dal VI sec. d.C., durante la conquista dell'Italia di Giustiniano, imperatore Romano d'Oriente, in terra d'Otranto e in Sicilia si propagò la presenza bizantina (553-847 e 875-1071 d.C.). Per riunire l’Impero Romano sotto il dominio di Costantinopoli, la penisola italiana dovette affrontare l’insediamento dei Longobardi. Nonostante la cultura salentina latina rifiutasse usi e costumi greci

I secoli successivi all'impero Romano furono caratterizzati dalla diffusione del cattolicesimo. Nella seconda metà del secolo IV d.C i monaci Basiliani si distinguevano per i luoghi di culto scavati nella roccia e poi affrescati: le famose cripte basiliane, mentre i monaci Benedettini (inizi del VI sec.) diffusero i loro monasteri.

Nel X sec. sono state numerose le invasioni dei Saraceni lungo le coste Francesi, Africane, fino alla Penisola Italiana e Pugliese. Le loro incursioni erano indubbiamente temute dalle popolazioni dell'area del Mediterraneo. Nel IX sec. nell'anno 838 d.C. i Saraceni di fede mussulmana, provenienti dall'Africa settentrionale sbarcarono in Puglia per proseguire la loro avanzata in Sicilia

Nella lotta fra l'impero d'Oriente e d'Occidente, attorno alla seconda metà del Mille, si inserì l'elemento normanno, il quale sconfisse i Bizantini. Molte città pugliesi accolsero i conti normanni come liberatori. I Normanni divennero detentori del potere politico, economico e culturale, finendo per assimilare gli usi e i costumi degli elementi locali pugliesi che avevano a loro volta assimilato la civiltà bizantina.

Ai Normanni nel 1194 seguì, fino al 1266, la dominazione degli Svevi. Nel 1197 trionfa Enrico VI di Svevia, figlio del Barbarossa e padre di Federico II (il puer Apuliae), prima dei secoli  ”bui” Angioini e Aragonesi. Gli Svevi  erano un insieme di tribu' germaniche.

Il dominio angioino durò circa 180 anni, dal 1268 al 1442Nel 1266 giunsero nell'Italia meridionale gli Angioini di Carlo I d'Angiò. In particolare, terminata la dinastia Sveva, fu eletto papa Urbano IV (già Patriarca di Gerusalemme) che era contrario agli Svevi e acerrimo nemico di Manfredi di Sicilia. Per rafforzare la distanza dagli Svevi papa Urbano IV creò senatore di Roma, cioè governatore della città, Carlo I d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX. Carlo d'Angiò fece abrogare tutte le leggi di Federico II di Svevia contrarie alla Chiesa

Orsini del Balzo, una delle Sette grandi Casate del Regno di Napoli, Sicilia e Provenza

La Casata francese dei Signori di Balz in Provenza ha origini francesi ed è una casata discendente da Guglielmo Re di Arles e Principe di Orange (1059-1110 c.a.). Alcuni autori con intenti agiografici ,la fanno discendere da Baldassare, uno dei Re Magi.

Giorgio Castriota, detto Scanderbeg (6 maggio 1405 – Alessio, 17 gennaio1468), è stato un condottiero e patriota albanese. Tra le figure europee più rappresentative del XV secolo, liberò il proprio paese dalla dominazione turca.

Rapito e preso in ostaggio a 3 anni  insieme ai tre fratelli maggiori dei quali due furono uccisi e il terzo messo in convento dal sultano  Murat II, fu l’unico ad avere risparmiata la vita. Avviato alla carriera militare presto si distinse non solo per il suo valore strategico ma anche per intelligenza e cultura.

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Salice Salentino Lecce, Basilica con Colonna protoGotica del 1300 ca

a cura di Giovanni Greco

COMUNI DEL SALENTO
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Alessano,
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Andrano,
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Aradeo,
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Arnesano,
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Botrugno,
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Campi Salentina,
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Carmiano,
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Casarano,
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Castri di Lecce,
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Castrignano de' Greci,
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Castrignano del Capo,
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Cavallino,
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Copertino,

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Corigliano.

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Corsano,
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Cutrofiano,
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Diso,
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Gagliano del Capo,
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Galatina,
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Galatone,
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Giuggianello,
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Guagnano,
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Lecce,
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Lizzanello,
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Maglie,
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Martano,
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Matino,
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Melpignano,

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Miggiano,
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Minervino di Lecce,
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Monteroni di Lecce,
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Montesano Salentino,
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Muro Leccese,
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Nardò,
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Neviano,
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Novoli,
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Otranto,
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Palmariggi,
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Parabita,
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Patù,
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Poggiardo,
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Racale,
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Salice Salentino,
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San Cassiano,
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San Donato di Lecce,
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San Pietro in Lama,
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Sanarica,
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Sannicola,
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Seclì,

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Soleto,

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Specchia,
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Spongano,
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Squinzano,
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Sternatia,

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Surbo,
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Taurisano,
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Taviano,
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Tiggiano,
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Trepuzzi,
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Tricase,
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Tuglie,
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Ugento,
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Uggiano La Chiesa,
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Zollino
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