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Ruta

La RUTA presenta innumerevoli virtù benefiche e culinarie

Una nuova cura per i tumori del cancro al cervello, questa la scoperta dell'Università di Napoli (30 giugno 2015) che affida la speranza alla pianta mediterranea, la Ruta graveolens, in quanto pare possa uccidere le cellule maligne del tumore.
 
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Plos One
la pianta sembra contrasti e annienti le cellule del glioblastoma, risparmiando i neuroni non proliferanti. Una sorta di selezioneche è stata spiegata dal prof. Luca Colucci D'Amato, docente di Patologia generale del Dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali biologiche della Sun. La Ruta opera una specie di  discriminazione "fra le cellule cancerose e le cellule normali, uccidendo le prime e risparmiando le seconde".
 
Questa scoperta potrà combattere il glioblastoma multiforme, una forma tumorale particolarmente aggressiva, tristemente conosciuto per la terapia chirurgica, chemio e radioterapia. La ricerca di cui si parla, coordinata da Luca Colucci D'Amato docente di Patologia generale della Sun, ha visto la partecipazione del Laboratorio di Botanica della Sun, oltre che di Farmacologia dell'Università di Genova, di Floriana Volpicelli fisiologa dell’Ateneo Federico II e di Marina Melone neurologa della Sun.
 
Il prof Claudia Ciniglia, docente di Botanica della Sun, ha detto che  "Le sostanze naturali rappresentano un'importante sorgente di nuove molecole con attività terapeutica in molte malattie, incluso il cancro. In particolare, Ruta graveolens è una pianta erbacea molto diffusa in Italia, della famiglia delle Rutacee cui appartengono anche i più noti agrumi".

 

Proprietà terapeutiche nella storia

 

Le prime indicazioni sulle risalgono all’antichità per le sue qualità nella cura delle malattie polmonari e del gonfiore della milza.

ll proverbio salentino infatti dice :

La ruta ogni mmale stuta” (La ruta spegne ogni male). 

 


Epicarmo di Coo (524 a.C. circa – Siracusa, 435 a.C. circa), commediografo e medico, guariva febbri, disturbi gastrici e morsicature di talpe col seme della ruta.

 

Dioscoride (40 circa – 90 circa d. C.) medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone, vanta l’efficacia come antidolorifico.

 

Plinio (I° secolo d. C.) dedica un intero capitolo, "… novellas vites eius tactu in perpetuum laedi; rutam et ederas, res medicatissimas, illico mori". Stando a quanto riferito da Plinio, credenze popolari antiche assicuravano l’efficacia del decotto di ruta con cumino e sterco di maiale in polvere nella guarigione delle patologie del colon.
Come per la malva, la Ruta è un utile rimedio contro un numero impressionante di malattie, dall’herpes zoster al mal di pancia, dalla dissenteria alle fratture, oltre che come anticoncezionale.

 

Ippocrate (460 - 377 d. C.) consigliava alle donne desiderose di concepire figli di mettere le foglie di ruta nelle orecchie e nel naso; mentre per gli antichi Romani essa era capace di allontanare stregonerie e fatture.

Da autori medievali si apprende che era comune l’impiego di tale pianta nei monasteri e dei conventi, ritenendo che le sue ipotetiche proprietà afrodisiache potessero soccorrere i giovani religiosi nel mantenere fede al loro voto di castità.

 

Una curiosità: il seme dei fiori nelle carte da gioco riproducono le foglie di ruta.

 

Ruta (Ruta graveolens)  

 

La Rruta contiene parecchi principi attivi, tra i quali un olio essenziale dal gusto amarognolo. La pianta cresce spontanea un po’ dovunque, soprattutto sui pendii rocciosi calcarei e aridi. 

 

Fiorisce in estate con fiori gialli; le parti utilizzate sono generalmente le foglie fresche o secche e le sommità fiorite. La ruta ha proprietà digestive, calmanti, aromatizzanti, essa non deve essere impiegata durante la gravidanza.  

 

I rametti di ruta hanno la proprietà di tener lontano con il loro odore i topi, quindi potremo disseminarli nei vari angoli dove ne sospettiamo la presenza.  

 

Grappa alla Ruta : un rametto di ruta fresca in un litro di grappa. per ottenere una buona grappa alla ruta bisogna servirsi di un liquore secco, con nessun retrogusto. Le grappe dolci falsano l'aroma dell’erba. 

Lasciar macerare per 30 giorni la ruta nella grappa e quindi levarla.

CARATTERISTICHE GENERALI

 

Anche se velenosa questa pianta erbacea ha un gradevole profumo. La Ruta, il cui nome scientifico è Ruta graveolens L., appartiene alla famiglia delle Rutaceae, pianta utilizzata come aromatizzante di liquori oltre che per insaporire diverse pietanza. Inoltre ha diverse proprietà terapeutiche.

La Ruta è una pianta erbacea perenne, con fusti erbacei alti fino ad un metro. Le foglie sono tripennate suddivise in lacinie molto profumate. I fiori sono piccoli, poco appariscenti, di colore giallo portati da infiorescenze apicali a corimbo. I frutti sono delle capsule contenenti numerosi semi.

 

PROPRIETA'

 

La ruta comune (Ruta graveolens L.) è una pianta della famiglia delle Rutacee è comune in Italia a volte spontanea al disotto dei 1000 metri di altitudine. Pianta perenne a fusti ramificati, di 80 cm di altezza, presenta fiori gialli, con il fiore centrale pentamero e gli altri tetrameri. Il frutto è una capsula subglobosa. Predilige i terreni aridi e pietrosi. Tutta la pianta emana un odore gradevole, è molto velenosa e il suo uso come pianta officinale deve essere fatto sotto controllo medico. Il suo uso più famoso è quello di aromatizzare la grappa mettendone un piccolo rametto dentro una bottiglia piena di grappa e lasciandolo in loco. I semi insieme alle foglie di menta vengono usati per aromatizzare la carne di selvaggina. La Ruta è costituita da: tannini, acidi organici, resine, olio essenziale. Contiene inoltre furocumarine e rutarine, alcaloidi presenti nell?olio essenziale che la fanno classificare come pianta tossica. Le sue proprietà sono: emmenagoga, stimolante, rubefacente, antispasmodica intestinale. La ruta, che contiene solo 16 kcal ogni 100 grammi di foglie, ha proprietà sedative, digestive, carminative, vermifughe e emmenagoghe, diminuendo i gonfiori e disinfiammando. E’ un rimedio naturale molto noto nella cura degli incidenti sportivi.

 

PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA

 

Della Ruta si utilizzano le parti terminali della pianta più tenere e le foglie raccolte da maggio ad agosto. Si possono utilizzare anche essicate.

 

COME SI UTILIZZA

 

La Ruta per uso medicamentoso viene somministrata quasi esclusivamente esternamente sotto forma di olio e tintura per massaggi per i dolori articolari, nevralgie e crampi. 

In cucina la Ruta deve essere utilizzata con molta moderazione per insaporire varie pietanze e per aromatizzare liquori (soprattutto le grappe).

 

 

AVVERTENZE

 

E' preferibile non fare in casa dei preparati erboristici a base di Ruta in quanto tossica ma utilizzare prodotti già pronti acquistati presso i negozi specializzati.

 

E' una pianta che lenisce i crampi, calma il sistema nervoso, attenua i dolori reumatici, le distorsioni e l’affaticamento della vista. E’ ricca di eterosidi, in grado di aumentare la resistenza dei capillari sanguigni e svolge un’azione antispasmodica e diuretica.

 

Contiene anche flavonoidi, un antiossidante, e fucumarine, con azione fotosensibilizzante e vasodilatatoria.

 

L’infuso di ruta è consigliato in caso di ciclo mestruale doloroso; è sufficiente lasciar riposare in acqua bollente, per 10 minuti, 5 grammi di foglie, filtrare e bere l’infuso caldo.

In caso di ascessi, ponete sulla parte infiammata 10 grammi di foglie fresche schiacciate, tenendole coperte con una garza.

 

L’olio di ruta, frizionato con un panno di lana caldo sulla parte dolente, è un valido aiuto contro la nefrite.

Per prepararlo, schiacciate in un moraio 60 grammi di ruta fresca, portando il succo ottenuto in una bottiglia con un quarto di litro di olio d’oliva. Chiudete ermeticamente, lasciate a riposo, tenendo la bottiglia capovolta in un luogo aperto ed esposto al sole per 40 giorni prima di utilizzare l’olio così ottenuto. L’oleolito di ruta è ottimo contro i dolori alle orecchie, ha un’azione atiemorroidaria, antiparassitaria (contro scabbia e pidocchi), antiemorroidaria, cicatrizzante (contro foruncoli e piaghe cutanee), oltre a lenire la pelle in caso di punture d’insetti.

Il decotto ha funzione espettorante, stimola la secrezione del muco dalle vie respiratorie.

 

Contro gli spasmi intestinali si lascia in infuso un cucchiaio di droga in una tazza d’acqua bollente per una decina di minuti, si filtra e se ne prendono un paio di tazzine al giorno dopo i pasti. Lo stesso infuso si può utilizzare nelle infiammazioni delle vie orali (gengiviti, ecc.) e nelle infiammazioni agli occhi: in questo caso l’impiego avviene per via esterna (gargarismi e sciacqui). 

 

Alcune curiosità: la presenza della ruta in giardino allontana le vipere, mentre le foglie fresche, appoggiate sui davanzali o sule soglie, allontanano le formiche. Il seme dei fiori nelle carte da gioco riproducono le foglie di Ruta.

a cura di Giovanni Greco

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