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Bacco Tabacco e Venere

di Giancarlo Ciccarone

Giancarlo Ciccarone

 

 

Nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 07 Giugno 1966.

Svolge la propria attività nel settore turistico ristorativo e agroalimentare; nello specifico le sue mansioni sono : food & beverage manager, marketing agro-alimentare e comunicazione del territorio, enogastronomia (consulenza, progettazione e avviamento di attività ristorative)e autore di articoli di enogastronomia.

Ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio di Bari, Master IFTS in Tecniche del Turismo Territoriale (1800 ore di cui 300 di stage aziendale)

Corso di SOMMELIER A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier) - sede di ROMA, delegato cittadino ONAV per la città di Bari.

Dal 04 al 08 giugno Corso tecnico per aspiranti assaggiatori di olio d'oliva organizzato dalla Aproli Bari, come capi panel: il dott. Giorgio Cardone e il dott. Francesco Mataresse.

Collabora con la casa ed. bluebox sasper la rivista am apulia magazine, pubblicando articoli di enogastronomia e turismo del territorio.

Ha scritto per le Guide dei Vini del Mondo di Arcimboldo edizione 2004, 2005 e 2006.

Conoscitore delle tematiche e problematiche della produzione agro alimentari, in particolare legate al settore del vino e dell'olio extravergine, con ottimi rapporti nel settore della produzione (gestione diretta di contatti commerciali con aziende, consorzi italiani e stranieri e buyer).

Operante stabilmente in Puglia e a Bari da oltre sei anni, con un portafoglio di centinaia di contatti tra appassionati ed esperti dei settori di competenza.

Imprenditore nel settore della ristorazione, nella sua carriera ha ricoperto ruoli come direttore di Carta Vini, gestore di attività ristorative e direttamente a Roma, Castro Marina (LE) e Bari.

Organizzatore di eventi enogastronomici e culturali all'interno di attività ristorative, hotel conferenze-congressi, centri commerciali e spazi pubblici da 15 anni. Organizza tour enogastronomici.

Consulente per menù mariage. Consulente per l'ideazione, l'allestimento e l' avviamento di attività ristorative.

Si occupa dell'organizzazione e redazione di corsi di conoscenza enologica ed elaiologica.

 

Se ci pensate bene ... il S.Marzano è riconosciuto nel mondo come liquore di qualità ritenuto il migliore per abbinarsi ai gelati ... la Borsci da sempre è ricordata per le sue pubblicità enfatiche ed esotiche ... tanto che pochi sanno dove fosse prodotto anzi non immaginerebbero che la città dell'ilva possa aver avuto un'azienda che produceva tale chicca. Se i tarantini vogliono alzare un vessillo non perdessero tempo con un marchio di birra che non è fatto in casa e sopratutto ormai è di proprietà estera o sul pallone o altre amenità .... partite da qui ... ripartite dal Sammarzano!

 

Con due m mi raccomando

 

 

 

 

 

 

CHAMPAGNE COMTESSE ALLINEY Brut Premier Cru

(22% chardonnay-35% pinot noir-43% pinot meunier), 12%vol.

Dal colore giallo dorato brillante, con una spuma cremosa e vivace, si presenta questo champagne che non le manda a dire. Al naso spiccano immediate le susine, la pesca matura, il fiore di arancio e di gelsomino con una lieve e piacevole cipria nel finale. Lo guardo con attenzione, quel colore dorato mi fa riflettere, ricorda tecniche classiche austere; dove il maestro di cantina dilata le operazioni senza fretta ma operando nel momento giusto. Ne bevo un sorso e le similitudini gusto olfattive percepite mi confortante. Uno champagne decisamente fresco ed ampio al palato con i frutti e i fiori che si ripresentano come in una fine crostata. Chiude pulendo il palato con una nota acida di tarocco siciliano caramellato, put purrie di fiori e la sapidità del talco. Champagne di classe, raffinato, evidente la volontà del produttore nel legame con la tradizione, una sapiente ostinazione a non immedesimarsi troppo nei gusti correnti a volte decisamente banali e volubili. Un modus operandi classico ma allo stesso tempo originale. Il blend dei tre vitigni molto ben concertati con il giusto residuo di zucchero (6gr/lt.), da spazio al corpo fruttato e all'acidità. Non risulta essere però austero e introverso, anzi, il suo equilibrio e la sua armonia tra freschezza, frutto e sapidità lo rendeno molto bevibile, franco e piacevole; anche a temperature oltre il classico renge di servizio come potrebbe capitare in questi giorni di afa.

Se ben conservato l'attende una vita più che decennale.

Ben abbinabile con mitili del mediterraneo; primi di pasta con crostacei e pesce bianco al forno."

a cura di Giovanni Greco

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